Franchising Street Food: Migliori Marchi e Consigli Fondamentali

Molti sognano di aprire uno street food: franchising, autonomo, in un chiosco, in bancarelle ambulanti… le opzioni sono davvero svariate.

Quello della ristorazione è un settore che non si ferma mai e che riscuote sempre un buon successo, nonostante la crisi.

Oggi le abitudini alimentari sono cambiate e si ha sempre meno tempo da dedicare ai pasti tranquilli a casa, inoltre la moda dello street food impazza in ogni città e sempre più persone si appassionano a questo nuovo modo di mangiare.

Se un tempo street food significava solo cibi grassi e fritti, ora si possono trovare decine di diverse opzioni, tra cui anche il cibo salutare.

Lo street food si è evoluto e molti sognano di poter iniziare un’avventura nuova gestendo un autonomamente una attività di ristorazione.

Seguendo la scia di questa nuova tendenza alimentare sono nate tantissime attività di ristorazione dedicate allo street food. Se ami la ristorazione e desideri aprire un’attività senza correre troppi rischi.il campo del franchising è proprio quello che fa per te.

Vediamo insieme i migliori marchi, i requisiti richiesti e l’iter burocratico da seguire per aprire un franchising di cibo da strada.

I migliori marchi in franchising e i requisiti richiesti

Aprire un franchising non assicura successo e stabilità economica, ma può essere una buona occasione per mettersi in proprio e per iniziare un’avventura redditizia riducendo al minimo i rischi economici e gli investimenti.

Qui di seguito troverai alcuni dei migliori marchi di street food che richiedono un investimento iniziale poco oneroso.

1. Freesco Bistro

Freesco Bistro è il primo marchio di street food salutare! Come ti dicevo, oggi street food non è più solo sinonimo di junk food, ma anche di gusto e freschezza.

Il franchising si occupa di creare preparazioni unicamente artigianali e solo italiane. Punta sui professionisti della ristorazione e sulle attrezzature di ultima generazione.

Il marchio  nasce dalla collaborazione tra esperti della ristorazione, del marketing e dell’impresa e  propone due diversi sistemi di vendita: il primo moderno e classico assieme, a bordo di un’Ape (il piccolo mezzo guidato dai nonni di paese simbolo dell’Italia di una volta), il secondo in location fissa.

L’arredamento Freesco Bistro è sempre riconoscibile e fornito direttamente dal marchio e se desideri la location fissa puoi partire da locali di soli 18 metri quadri.

Per l’Ape devi rivolgerti esclusivamente a Freesco Bistro, perché i loro mezzi sono progettati appositamente per essere sicuri e performanti, per ospitare le attrezzature e per avere un look unico vintage e moderno assieme.

L’Ape sarà dotato delle certificazioni ed omologazioni a norma di legge. Freesco Bistro Franchising nasce anche come risposta alla crisi e non solo all’evoluzione dell’alimentazione da strada. Il marchio vuole aiutare i suoi affiliati ad avere successo riducendo sensibilmente i rischi di fare impresa.

Per la vendita itinerante Freesco Bistro richiede di spostare il punto vendita in base ai flussi della clientela.

Scegliendo questa soluzione in franchising, non avrai costi fissi di gestione come affitto, bollette, tasse e nessun costo per l’allestimento e la ristrutturazione del locale. Non ne avrai così per il personale, perché si gestisce facilmente da soli e i costi per il magazzino sono totalmente abbattuti perché si acquistano prodotti a rotazione (il menu è stagionale per offrire sempre prodotti freschi e di stagione).

Con l’Ape abbatterai anche i costi per le attrezzature da cucina e per l’arredamento. Con Freesco Bistro avrai inoltre un team di professionisti sempre accanto a te per la tua formazione e disporrai anche dell’esclusività di zona.

Il contratto dura 5 anni con rinnovo automatico senza nessun costo. L’investimento minimo richiesto per aprire Freesco Bistro è di 25 mila euro.

2. Fishway

Fishway è la una catena italiana dove lo street food diventa slow food. Propone ricette gustose e salutari con il miglior pesce fresco esclusivamente di stagione e proveniente solo dai mari di Sicilia.

L’azienda punta ad azzerare quasi completamente i rischi di impresa, l’investimento è molto basso e si recupera in breve tempo. Il  franchising assicura ai nuovi affiliati continua assistenza, formazione completa e anche una accurata consulenza per la scelta del locale.

Fornisce poi l’arredamento, le attrezzature e tutto l’occorrente per il packaging e, oltre che le tovagliette, tovaglioli, contenitori ecc. Le campagne promozionali sono unificate e sarai sempre seguito con aggiornamenti periodici su network.

L’investimento minimo richiesto per aprire Fishway Franchising è di 25 mila euro.

3. Linopassamilvino

Linopassamilvino è il primo marchio franchising dell’arrosticino. L’arrosticino è un prodotto tipico abruzzese, uno spiedino di carne di pecora o agnello che viene cotto esclusivamente con il carbone. Il marchio lo propone anche nella variante pollo e maiale, ma ricordiamo che l’arrosticino originale non viene fatto con questi tipi di carne.

L’idea nasce dal signor Lino che assieme alla famiglia mangiava arrosticini nei momenti di festa. Così l’arrosticino è arrivato fino a Torino e ha ottenuto un grande successo, tanto che Lino ha deciso di aprire le porte al franchising.

L’arrosticino è un prodotto informale e che ben si adatta allo street food, il servizio veloce e il prezzo modesto. Questo spiedino è vero cibo da strada perché può essere mangiato con le mani e ovunque si voglia. Il marchio richiede che il locale sia riconoscibile e la qualità dei prodotti elevata.

Si tratta di un franchising che al momento non ha concorrenti, quindi fuori dall’Abruzzo sarai tra i pochissimi (se non l’unico) a proporre questi prodotti. Il marchio propone anche dei menu, quindi non vende solo arrosticini, anche se sono il prodotto di punta.

Questo franchising offre supporto continuo, esclusività di zona, aiuto nella ricerca della location e progettazione del punto vendita.

Inoltre non dovrai preoccuparti neanche della lista dei fornitori che ti sarà fornita direttamente dalla casa madre. È richiesta la presenza ad uno stage di 4 giorni con seguente affiancamento di un esperto per 3 giorni dall’apertura.

Linopassamilvino chiede locali da 100 a 150 metri quadri, due addetti, titolare compreso, zona con forte passaggio (centrale o periferica o centri commerciali con oltre 5 milioni di visitatori l’anno).

L’investimento iniziale richiesto per aprire Linopassamilvino è di 59 mila euro +Iva. Non ci sono Fee d’ingresso, ma sono previste Royalties. La durata del contratto è di 5 anni.

Iter burocratico

L’iter burocratico per aprire un ristorante non varia se si parla di street food. Per aprire un ristorante dovrai obbligatoriamente:

  • avere un locale idoneo;
  • non essere stati interdetti;
  • aver raggiunto la maggiore età;
  • non essere stati dichiarati falliti;
  • ottenere l’abilitazione SAB;
  • ottenere il piano HACCP;
  • ottenere i diversi permessi necessari.

L’abilitazione SAB (per la Somministrazione Alimenti e Bevande) si ottiene seguendo un corso omonimo che viene periodicamente organizzato dagli enti provinciali o dagli enti comunali.

A volte gli enti pubblici possono consentire anche ad enti privati di organizzare questi corsi. I corsi di formazione durano 100 ore ed è obbligatorio un esame finale. Se si ha un’esperienza di due anni nel settore della ristorazione e/o se si è conseguito un diploma di scuola alberghiera il corso è non è obbligatorio.

L’idoneità del locale viene decretata dalla ASL, dovrai fare domanda agli uffici appositi e l’ASL manderà degli esperti a controllare il rispetto delle norme igienico sanitarie. Sia il proprietario che tutti i dipendenti devono avere il piano HACCP. 

Prima di aprire è richiesta anche l’apertura di una partita IVA o la costituzione di una società, dovrai iscriverti alla camera di commercio e anche all’INPS e all’INAIL. Per aprire è obbligatorio presentare la SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) al Comune. Puoi ritirare la SCIA allo Sportello Unico per le Attività Produttive e devi compilarla e inviarla al municipio almeno 30 giorni prima dell’apertura del tuo locale.

Infine devi richiedere l’autorizzazione per la vendita di alcolici (se previsto nel franchising), l’autorizzazione all’esposizione dell’insegna e pagare la SIAE se vuoi diffondere musica nel locale.

Prima di iniziare con l’iter burocratico necessario per l’apertura ti consiglio di chiedere informazioni ad un commercialista o agli uffici competenti del comune, l’iter può variare leggermente da regione a regione.

I miei consigli

Se ami cucinare, hai grande spirito di iniziativa e vuoi far parte del mondo dello street food, allora puoi provare a metterti in gioco con il franchising.

La tua motivazione ti aiuterà a raggiungere i traguardi che ti sei prefissato. Se ti mostrerai sempre motivato e pronto ad affrontare ogni sfida, la tua impresa in franchising avrà più possibilità di durare nel tempo e di raggiungere il successo desiderato.

Ti propongo una serie di consigli utili per iniziare al meglio.

  • dimostra di conoscere approfonditamente il menu e tutti i tuoi prodotti, tutti i clienti sono attenti alla competenza, soprattutto oggi che in troppi si improvvisano ristoratori. La tua preparazione farà la differenza;
  • mostrati sempre simpatico e gentile e presta attenzione al cliente, ascolta i clienti e cerca di capire i loro gusti;
  • crea un ambiente famigliare. Far sentire i clienti a casa creerà un ambiente al quale sarà difficile rinunciare, i tuoi clienti faranno un’ottima pubblicità gratuita grazie al passaparola;
  • circondati solo di personale competente e appassionato. Anche un solo dipendente scortese può farti rischiare grosso..

Lo street food è già il futuro, giocati bene le tue carte

Lo street food non è un’invenzione dei tempi recenti, ma una categoria della ristorazione che esiste praticamente da sempre in Italia. Pensa alle friggitorie di Napoli, ai panini alla milza a Palermo, ai panzarotti in Puglia, oppure ancora ai panini con la porchetta diffusi in tutto il centro Italia.

Oggi la categoria si è rifinita ed ampliata e ci sono ancora più possibilità tra le quali scegliere senza alcun tipo di problema. Facendo la scelta giusta, scegliendo il franchising più adatto al caso nostro e un prodotto che possa davvero imporsi sul mercato avremo tutto quello di cui si ha bisogno per sfondare nel mercato.

Ora che sei a conoscenza di tutto l’iter necessario per aprire il tuo ristorante street food non ti resta che metterti in gioco e provare ad iniziare questa nuova avventura e a realizzare il tuo sogno.

Ti auguro buona fortuna e buon appetito ai tuoi futuri clienti!

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