Stai cercando informazioni sui franchising alimentari perché vorresti aprire uno? Allora sei nel posto giusto, perché in questo articolo ti spiegherò tutto su questa realtà in espansione e ti darò tanti suggerimenti circa le catene da contattare per avere più informazioni circa una possibile affiliazione.
Inizio la mia trattazione illustrandoti una realtà di cui se probabilmente già a a conoscenza: oramai la maggior parte dei negozi di alimentari appartiene ad una catena che, di solito, fornisce il marchio in franchising. I piccoli negozietti con vita propria sono quasi del tutto scomparsi negli ultimi anni e, spesso, sono stati sostituiti da altre forme di business apparentemente migliori.
Coloro che decidono quotidianamente di investire il proprio denaro in un’azienda desiderano ovviamente che le possibilità di fallimento siano molto vicine allo zero: per far questo allora spesso e volentieri è necessario affidarsi nelle mani di un marchio che è già conosciuto dai consumatori e che per questo ispira già fiducia e simpatia in coloro che devono acquistare. Per non parlare inoltre delle comodità che un franchising permette soprattutto ai neo imprenditori.
Solitamente all’interno di questi negozi in franchising viene venduto di tutto e di più: alimenti biologici, alimenti per celiaci, alimenti equo-solidali, prodotti tipici di alcune zone, prodotti per vegani, alimenti sfusi eccetera.
In base alla catena di cui si fa parte, il negozio si concentrerà di più o di meno su alcuni specifici prodotti.
Ma ora iniziamo la nostra analisi e scopriamo insieme i migliori marchi e quali sono i passaggi burocratici per poter aprire un’attività!
Sommario
Come si apre un negozio di alimentari? I requisiti necessari
Vediamo insieme tutti i passaggi necessari per dar luce ad un negozio in cui realizzare i propri sogni.
Prima di tutto, come sempre, è necessario effettuare la scelta del locale. I metri quadri necessari potranno dipendere dal franchising prescelto, poiché alcuni pretendono proprio una certa grandezza del negozio. Solitamente comunque il negozio dovrà essere di almeno 30 mq.
Dopodiché tramite l’aiuto di un commercialista sarà possibile procedere con i passaggi burocratici, ossia:
- aprire una partita IVA;
- iscriversi al Registro delle Imprese presso la Camera di Commercio;
- Preparare e presentare la SCIA, ovvero la dichiarazione di inizio attività: essa dovrà essere consegnata presso il comune in cui si trova il negozio.
- Pagare la SIAE qualora si volesse trasmettere musica nel proprio negozio;
- richiedere i permessi e le autorizzazioni all’ASL competente di zona, la quale deve verificare che sussistano i requisiti igienico sanitai necessari all’apertura e all’esercizio dell’attività.
Per quanto riguarda invece i corsi professionalizzanti, sarà necessario aver partecipato al corso SAB, oppure aver lavorato per almeno due anni negli ultimi cinque in aziende alimentari o nel mondo della ristorazione.
Franchising alimentari: quale marchio scegliere e perché
Ora che abbiamo capito come aprire un negozio di alimentari, vediamo insieme quale marchio si dovrebbe scegliere tra quelli in circolazione e soprattutto perché. Di seguito forniamo alcune soluzioni migliori che abbiamo scovato in rete.
Ho cercato di selezionare i marchi più noti e apprezzati ad oggi presenti sul mercato. Spero che troerai la risorsa che fa per te.
1) Il Mondo Senza Glutine
Se ti appassiona la dieta e l’alimentazione senza glutine e vuoi essere utile a tutti coloro che per necessità (ossia se si è affetti da celiachia) devono seguire una certa dieta, allora potresti aprire un market di prodotti senza glutine.
Per questo franchising si prevede un investimento iniziale che parte dai 10.000 euro circa. L’arredo sarà completamente scelto dal marchio, la fornitura prevede un quantitativo di prodotti spediti da ben 13 aziende leader del settore e infine vi è un’assenza completa di vincoli: no percentuali e no ordini minimi.
2) Market24h, un marchio nel self service
Se invece sogni di avere un supermercato super tecnologico e adatto a tutti, allora Market24h forse fa al caso tuo.
Si tratta di un negozio è self service molto attento al riciclo. Acqua, vino e detersivi I contenitori possono essere portati da casa o comprati sempre direttamente in negozio. Anche gli altri beni di prima necessità potranno essere erogati attraverso delle spillatrici.
Non esiste quindi personale da assumere e il negozio dovrà restare aperto 24 ore su 24.
Se ti interessa la realtà della distribuzione automatica, magari perchè può essere un modo per fare due lavori contemporaneamente proprio (lo shop richiede poca presenza), allora valuta i distributori automatici di pizza! Potrebbe essere un’idea sfiziosa che, se realizzata in un luogo mirato (davanti a un cinema, alle scuole e così via), potrebbe rivelarsi una vera fortuna ed un ottimo investimento!
3) La Tramontina, prodotti tipici e formaggi italiani
Se invece desideri restare nel mondo dei prodotti tipici, puoi affidarti a questo marchio, nato per offrire la miglior mozzarella di bufala campana.
Ciò che è necessario per entrare a far parte del franchising è: due dipendenti, superficie che va dai 50 ai 70 mq, ubicazione del punto vendita in una zona molto commerciale, locale con due vetrine, un bacino di utenza di almeno 50.000 abitanti.
Le richieste sono effettivamente abbastanza impegnative, ma è quel che serve per il successo.
4) Supermercati in franchising
Desideri lanciarti in un’avventura grandiosa e gestire una realtà più complessa? Allora potresti voler aprire un supermercato, in modo da offrire molti articoli alla tua clientela. Ovviamente qui l’opzione della catena a cui affiliarsi sembra d’obbligo, proprio in relazione alla diffusione della GDO.
Per questo occorre trovare per prima cosa un brand disponibile all’affiliazione, scegliere una zona ottimale e valutare la concorrenza. Visto che le grandi città spesso sono piene, potrebbe tornare utile rilevare qualche attività già esistente.
5) Patatine fritte e street food: Friggiò
Lo street food è un genere che sta prendendo prepotentemente piede: mangiare passeggiando, magari spizzicando cibi diversi (e non sempre sanissimi!) rappresenta in pieno lo stile frenetico della nostra società.
La voglia di non perdere tempo, magari durante una fiera, a sedersi per mangiare, ma sgranocchiare qualcosa continuando a camminare, è una soluzione molto apprezzata.
Dunque, perchè non cavalcare l’onda? Ad esempio potresti pensare di optare per un classico ma mai stancante negozio di patatine fritte in franchising: negli ultimi anni questa moda si è affermata in molte città. Si tratta di un’iniziativa particolare che potresti cercare di inserire in contesti in cui manca qualcosa di alternativo.
Ti propongo intanto il marchio Friggiò, marchio appartenetene a una società italiana (JFT) che propone la vendita e il noleggio di prodotti, attrezzature e servizi a Gelaterie, Bar e Ristorazione in genere e nel settore del franchising per la progettazione e l’avvio di attività innovative che non necessitano di esperienze tecniche o professionali.
Il Format Friggiò si rivolge a chi vuole avviare appunto una friggitoria. Le minifriggitorie non necessitano di adattamenti edili del locale, nè di canna fumaria, nè di cappa di aspirazione. L’investimento minimo è di 18.000 euro.
6) Aprire una gelateria in franchising: Crema e Cioccolato
Per i più golosi, ecco un’alternativa per lavorare nel settore del franchising alimentare senza rinunciare alla dolcezza.
Aprire una gelateria come affiliato rappresenta la nuova frontiera del settore. Sul blog puoi trovare la recensione della soluzione proposta da Crema e Cioccolato.
Se preferisci un prodotto simile, ma in realtà completamente diverso, allora ti suggerisco di esaminare la possibilità dei marchi che propongono l’apertura di una yogurteria. Non è da escludere che tu possa fare entrambe le cose!
E per concludere questa dolce parentesi, valuta anche l’opzione di diventare pasticcere e avviare la tua pasticceria in franchising!
7) Alimentari per vegani: Veggy Days
Una soluzione che si potrebbe anche unire, attraverso l’apertura di una biobottega, alla soluzione pensata per i celiaci, è quella di vendere prodotti a coloro che hanno fatto una scelta etica e hanno deciso di essere vegetariani o vegani.
Veggy Days è un marchio che propone due diverse formule: quella del Ristorante Vegano e quella del Fast Food Vegano con Bar Cafè per gli aperitivi.
Questo franchising nasce dall’eseprienza di tre aziende che si sono unite per creare il brand Veggy Days.
Il marchio punta a fornire ai clienti una alimentazione bio e vegana. Purtroppo l’azienda, al momento, non mette a disposizione i dettagli relativi ai costi e ai requisiti.
Per conoscere i dettagli per aprire il tuo franchising dovrai necessariamente contattare l’azienda direttamente sul sito ufficiale alla voce richiedi informazioni (troverai l’apposito format da compilare).
8) Oro nero, il franchising per chi ama il caffè
Oro Nero è il marchio adatto a chi ama il caffè e vuole lavorare a contatto con la bevanda in grado di riderstare ogni animo al mattino.
Il brand è adatto a chi vuole iniziare con un basso investimento (a partire da 4.000 euro). Il locale richiesto è di una grandezza di circa 30 mq e possibilmente all’interno di una zona commerciale.
I fornitori di Oro Nero sono famosi e conosciuti in tutto il mondo: Lavazza, Bialetti, Ristora, Nescafè, Nespresso, Termozeta, eccetera.
La formula franchising comprende: software gestionale, prima fornitura di capsule, cialde e caffè in grani, prima fornitura dei prodotti complementari, macchina del caffè per degustazioni, volantini pubblicitari.
Conclusioni
Se lavorare nel campo dell’alimentazione è il tuo sogno, in questa guida spero di averti dato qualche spunto interessante.
Ti consiglio comunque di essere consapevole del percorso che stai per intraprendere: diventare imprenditore non è necessariamente un’avventura a lieto fine soltanto perchè si ha alle spalle un marchio solido.
Elaborare un business plan accurato in cui stilare strategia di marketing e geo marketing è fondamentale per essere consapevoli del proprio percorso, delle potenzialità e dei rischi cui si va incontro.
Naturalmente, poi, non è da escludere il contributo fondamentale che un brand offre ai suoi affiliati: certamente lo sforzo sarà distribuito, ma sii sempre conscio del fatto che l’imprenditore sei tu e le responsabilità sono tue.
Buona fortuna!