Aprire un’attività in franchising è utile per molte ragioni: i costi da sostenere sono minori, si fa affidamento a un marchio specializzato ed esistono anche agevolazioni fiscali.
Oggi il franchising spopola soprattutto nei settori della ristorazione (bar, ristoranti, fast-food), dell’abbigliamento e degli articoli per la persona.
Nel ramo bar/caffetterie tutti conoscono Starbucks, ma da qualche anno si sta facendo strada Arnold Coffee, in franchising ovviamente, fondata in Italia nel 2009 sulla falsariga delle caffetterie americane.
In questa guida voglio di spiegarti come (e dove) potrai avviare la tua attività Arnold Coffee in franchising, descrivendo anche come funziona il franchising stesso.
Sommario
Che cos’è Arnold Coffe
Se pensiamo alle caffetterie americane (magari con quei frappé giganti o i maxi bicchieroni take away) subito ci viene in mente Starbucks, colosso che da più di quarant’anni domina il mercato di questo settore e che presto aprirà in Italia, a Milano.
Tuttavia, forse non tutti sanno che esiste anche Arnold Coffee, caffetteria d’ispirazione americana ma fondata nel 2009 da un italiano, l’imprenditore lombardo Alfio Bardolla.
Oggi Arnold Coffee è una realtà presente in due grandi città d’Italia: Milano e Firenze.
L’atmosfera all’interno dei locali Arnold Coffee richiama un po’ quella di Starbucks: spazi grandi, ampio menu tra dolci e bevande calde e fredde, musica di sottofondo e, soprattutto, wi-fi gratuito ed illimitato.
Quest’ultimo particolare è importante, poiché la stragrande maggioranza dei clienti sono studenti universitari alla ricerca di un posto dove studiare o fare ricerche al computer e da Arnold Coffee possono trascorrere tutto il tempo che vogliono comodamente seduti sui divani del locale.
Oggi Arnold Coffee fattura circa 3 milioni di euro, ma punta a superare i 12 milioni nel 2017 con l’apertura di nuovi locali a Roma, Torino e Venezia.
Aprire un bar in Franchising: come avviare l’attività
Dopo aver descritto a grandi linee Arnold Coffee, parliamo dell’aprire un bar o una caffetteria in franchising.
Intanto, cosa vuol dire franchising? Il franchising è una formula commerciale indicata per chi vuole aprire un’attività senza partire da zero.
In pratica, il franchising si basa sull’affiliazione di più imprenditori a un marchio di proprietà di un’azienda, che concede agli affiliati il diritto di vendere i propri prodotti/servizi e fornisce loro assistenza tecnica e consulenza sui metodi di lavoro.
Quindi, aprire un bar in franchising significa affidarsi all’esperienza di società famose nella gestione di bar e caffetterie.
Ma ci sono anche condizioni vantaggiose per l’acquisto dei macchinari e per il rifornimento del caffè.
Spesso infatti la macchina per il caffè e le altre dotazioni vengono date in omaggio o in comodato gratuito dall’azienda, magari dietro l’impegno da parte dell’imprenditore di acquistare una data quantità di caffè durante il mese.
Soprattutto però, affidarsi a un’azienda famosa è un bel salto in avanti in termini di visibilità, poiché stiamo parlando di nomi, simboli e insegne immediatamente riconosciuti dal cliente consumatore.
Passiamo ora all’atto pratico: come aprire un Arnold Coffee in franchising? Solitamente, i passaggi da seguire sono spiegati passo passo sul sito web dell’azienda stessa (come avviene ad esempio per aprire un McDonald’s o simili).
Nel caso di Arnold Coffee, sul sito esiste un’area denominata “Investi in Arnold”, che però è attualmente vuota.
L’unico modo per avere informazioni è contattare direttamente l’azienda. Per farlo è necessario compilare un apposito form nel quale bisogna inserire i propri dati, la motivazione della nostra richiesta e la struttura aziendale alla quale si desidera inviarla (nel nostro caso la voce da selezionare è “commerciale”).
A quel punto sarà l’azienda stessa a spiegarci come dobbiamo procedere per aprire il nostro Arnold Coffee in franchising.
Dove aprire un Arnold Coffee in franchising
Arrivati a questo punto è lecito chiedersi: dove è meglio aprire la nostra caffetteria Arnold Coffee?
La scelta migliore è quella di aprire in una grande città, evitando invece i piccoli paesi.
Questo per via del target di clienti a cui vorremmo mirare: se puntiamo ad esempio a studenti che escono dall’università o a persone in pausa dall’ufficio o magari ai turisti, l’ideale è aprire il bar nei pressi di uffici, scuole, università, stazioni ferroviarie o nelle vicinanze delle vie dello shopping.
Ad esempio, uno degli Arnold Coffee di Milano si trova nei pressi della Stazione Centrale, mentre quello di Firenze è ubicato in piazza Duomo.
Trattandosi di una caffetteria d’ispirazione americana (e non di un bar vero e proprio) il locale dovrà essere piuttosto grande, almeno 70-80 mq.
I prezzi non dovranno essere altissimi, poiché se è vero che i turisti hanno sempre soldi da spendere, lo stesso non si può dire per gli studenti.
L’obiettivo sarà quello della fidelizzazione del cliente, che dovrà innamorarsi dello stile del locale e dei suoi servizi. In parole povere, dovrà innamorarsi del marchio Arnold Coffee.
Bar in franchising: agevolazioni fiscali
Le agevolazioni fiscali per chi apre un’attività in franchising in Italia esistono, ma sono limitate alle regioni del Centro-Sud e delle isole.
Sono infatti agevolate esclusivamente quelle attività che hanno sede in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
Se si apre un bar in franchising in una di queste regioni si può accedere alle seguenti agevolazioni (entro il limite massimo di 100mila euro):
- per gli investimenti (acquisto di beni, macchinari e attrezzature): un contributo a fondo perduto e un mutuo agevolato;
- per le spese di gestione (utenze, servizi, locazione): un contributo a fondo perduto.
Le agevolazioni fiscali sono erogate in due soluzioni. Per quanto riguarda gli investimenti, quando si stipula il contratto di finanziamento è possibile richiedere una prima erogazione sulla base dello stato di avanzamento dei lavori tra il 30 e il 60% del totale delle agevolazioni.
Il saldo sarà invece erogato in un’unica soluzione una volta completati gli investimenti, che dovranno essere realizzati entro 6 mesi dalla data di stipula del contratto di finanziamento.
Per quanto riguarda la gestione, si può chiedere un anticipo del 30% delle spese previste e il saldo sarà erogato dopo aver presentato le fatture pagate.
La richiesta di rimborso delle spese di gestione del primo anno di attività deve essere presentata entro 18 mesi dalla data di stipula del contratto di finanziamento.
Arnold Coffee in franchising: conviene o no?
Secondo un sondaggio del Centro Studi del Salone Franchising Milano (SFM), nel 2016 il franchising in Italia ha fatturato 23 miliardi di euro.
Si stima che ogni anno 150mila giovani si affaccino al franchising, che nel nostro Paese impiega circa 500mila unità.
Tra tutti i settori commerciali, quello più interessante è proprio il food (31,5%).
Dunque, anche negli anni della crisi economica, il franchising in Italia continua a mantenersi forte.
I vantaggi non mancano. Su tutti, quello di beneficiare dell’ombrello protettivo di un marchio già famoso è senza dubbio il più conveniente per chi vuole entrare nel mercato.
E Arnold Coffee famoso lo è di certo, poiché trattasi di un’azienda in espansione nel nostro Paese.
L’importante è capire che non si sta aprendo un bar qualunque, ma un luogo molto particolare che dovrà fidelizzare il cliente e convincerlo a tornare perché innamorato dall’esperienza vissuta.
E, soprattutto, bisognerà aprire la nostra caffetteria in un luogo dove poter intercettare una clientela cosmopolita: su questo punto, non tutte le grandi città sono adatte (l’Arnold Coffe di Genova, aperto nel 2010, ha chiuso dopo soli tre anni).
L’unico neo potrebbero proprio essere le agevolazioni fiscali che, purtroppo, non possono essere sfruttate se si apre un bar in franchising nelle regioni del Centro-Nord Italia.
Buona fortuna!